oggi ci troviamo qui per una giornata che non è solo di riflessione, ma anche di impegno e consapevolezza: la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È un tema che ci riguarda tutti, perché la violenza contro le donne non è un problema privato, ma una questione sociale, culturale e umana.

Ogni giorno nel mondo milioni di donne subiscono violenze fisiche, psicologiche, economiche o verbali. Sono violenze che si consumano tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli spazi pubblici. Spesso queste donne restano in silenzio, per paura, per vergogna o perché sentono di non avere alternative.

Noi, come comunità scolastica, abbiamo un dovere morale e educativo: insegnare il rispetto reciproco, promuovere l’uguaglianza di genere e combattere ogni forma di discriminazione. La scuola è il luogo dove si costruiscono le basi della società di domani, ed è qui che possiamo fare la differenza.

Voglio ricordare a tutti voi, cari studenti, che il cambiamento inizia dalle piccole azioni quotidiane. Il rispetto per l’altro, l’attenzione alle parole che usiamo e il coraggio di prendere posizione quando vediamo un’ingiustizia sono i primi passi per creare un mondo più giusto.

Oggi dedichiamo un momento alle vittime di questa violenza, a coloro che sono state picchiate, sfregiate, e, in alcuni casi, hanno perso la vita. Ma questa giornata non deve limitarsi a un ricordo: deve essere un invito all’azione. Se ognuno di noi si impegna a educare sé stesso e gli altri, a denunciare e a non voltarsi dall’altra parte, possiamo costruire un futuro dove nessuna donna debba più vivere nella paura.

Vi invito a partecipare attivamente alle iniziative organizzate oggi, a condividere pensieri e riflessioni e a non smettere mai di farvi domande. Perché solo con la conoscenza e la consapevolezza possiamo davvero cambiare le cose.